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Le sorgenti alpine del Garda

 

 

 

 

Panorama alpino di ghiacciai innevati visti dal Lago di Garda

Acqua di ghiacciaio

Cuore e purezza senza tempo

 

Dalle Dolomiti del Brenta alle profondità lacustri: le origini del Garda

Veduta invernale delle Dolomiti, vette alpine italianeÈ antico quanto la catena delle Alpi il Lago di Garda: si è infatti formato oltre 60 milioni d’anni fa proprio per ripiegamento e fratturazione della loro roccia. Dalle fenditure nel granito già dovettero affiorare allora alcune tra le acque più pure del pianeta. Ma venne poi il tempo delle glaciazioni.

Un fiume gelato si allungò allora dal massiccio delle Dolomiti del Brenta, dove guglie e torrioni ancora si protendono al terso cielo del Trentino. Impetuosi furono, col disgelo, i corsi d’acqua, che trascinarono detriti per chilometri e chilometri fino a formare il grandioso anfiteatro delle colline moreniche.

La terra abbracciò e contenne infine ogni profondità che, accolti quasi trenta distinti affluenti, si trasformò in uno dei più grandi e perfetti laghi d’Italia.

Una natura lussureggiante

Non ci mise molto la vita a rivendicare quel paradiso: verdi colline e foreste di conifere erano punteggiate da polle d’acqua sorgiva ed eterni simulacri di pietra, alla cui ombra presero ostello i primi animali. Per migliaia d’anni gli unici suoni a turbare quel miracolo di natura furono i temporali estivi e gli occasionali, fugaci stridii dei rapaci. Increduli di fronte a tanta bellezza.

Poi vennero gli uomini, primitivi abitatori. Costruirono santuari e villaggi, scheggiarono selci, porfidi, marmi ed alabastri. S’insediarono lungo stagni e torbiere, eressero altari agli Dei del sole e dei monti, rischiararono le notti con i primi fuochi.

 

L’acqua come seme di vita

Dolomiti origine dell'acqua del Lago di GardaSin dalle origini l’acqua rappresenta la prima risorsa per lo stanziamento umano. Lo sanno bene gli archeologi che da sessant’anni, in Valtènesi, lavorano al sito palafitticolo del Lucone. Patrimonio dell’Umanità, l’antico specchio d’acqua ha ospitato, tra gli oltre 5mila anni fa fino alla Media Età del Bronzo, almeno 5 distinti insediamenti.

Oggi narrano la loro storia dai musei, ma non hanno per nulla finito di regalare stupore e novità. Il Lucone negli anni ha restituito un’incredibile piroga preistorica realizzata in legno di quercia, ma anche armi, vasellame, tessuti, ossa umane. Grazie ad esso sappiamo com’era nascere, vivere e morire sull’acqua.

Siamo a conoscenza delle varie opere costruttive e manutentive, di incendi, attacchi, allevamenti, pasti consumati, abiti indossati e, non ultimo, delle cerimonie offerte in ringraziamento al lago, fonte di vita e protezione.

Dalle palafitte agli insediamenti celtici fino alle costruzioni romane

Dei 19 siti palafitticoli sull’arco alpino, 10 circondano il Lago di Garda. Ma furono solo l’inizio di un legame con il Benaco, destinato a perdurare nei secoli. Dalle Grotte di Catullo a Sirmione (più di due ettari per un palazzo che nulla aveva da invidiare ai più eleganti dell’Impero) passando per le splendide domus romane di Desenzano o Toscolano Maderno, dalle arcigne rocche medievali fino alle scenografiche dimore rinascimentali, profondo fu il rapporto con il lago. Darsene, pontili, spiagge, ma anche cartiere, mulini, opifici: da sempre l’acqua governa i cuori e le vite, sul Garda.

 

Terme d’antico fascino e benessere

Piscina a sfioro in villa italiana antica sul Lago di GardaScoperte alcuni anni fa, sono state di recente rese visitabili le terme frequentate fino a metà del III secolo d.C. da nobili romani di Riva del Garda. Per oltre tre secoli tepidarium, frigidarium e saune accolsero l’élite sociale della cittadina trentina: passeggiando su mosaici policromi e marmi colorati, immergendosi nelle acque bollenti o praticando sport nell’ampio cortile attiguo, conducevano così pomeriggi sereni.

La sera si sarebbero forse ritemprati nel tramonto sul lago, sorseggiando vino locale addolcito dal miele. L’alluvione che sigillò l’area per oltre mezzo millennio non rese tuttavia dimentichi dei benefici delle terme, ancor più lungo la sponda sud-est del Benaco.

Oggi, ancora le terme del garda attirano visitatori da tutto il mondo

Celeberrime sono le fonti termali di Sirmione, un tempo gorgoglianti a pochi metri dalla penisola. Anni fa si riteneva fossero generate dal ventre del monte Baldo, creduto un vulcano estinto, ma è oggi noto come affiorino da una profonda fenditura sul fondo del lago. Già sul finire del XIX le sue acque sulfuree iniziarono ad attirare centinaia di migliaia di persone. Col nuovo secolo la portata dei benefici per la salute conquistò le pagine dei giornali di tutto il mondo e, da allora, prosperano resort, spa, hotel e centri di trattamento.

Non meno suggestive sono le terme di Lazise, dove l’elegante “Villa dei Cedri”, già centro operativo dello stato maggiore di Rommel e sua residenza personale, accoglie i visitatori in un parco di quasi 13 ettari tra lecci secolari, ruscelli, laghetti, grotte e architetture neogotiche.

Le sorgenti gardesane, misteri che attraversano il cuore dei monti

Se ne contano a migliaia e di molte, ancora, non è noto il vero luogo l’origine: sono le sorgenti alpine che circondano il Lago di Garda, e sono da sempre sinonimo di purezza e benessere. Dall’antico bacino glaciale del Gruppo dell’Adamello, all’interno del Parco Naturale dell’Alto Garda, le acque scorrono sotterranee percorrendo territori incontaminati e protetti. Dai giacimenti profondi emergono cristalline, batteriologicamente pure, già perfettamente potabili e, in più arricchite di preziosi elementi.

Dall’acqua cristallina nasce la leggenda

Non c’è antica fonte benacense che non abbia nel tempo alimentato rito o leggenda. Profonde devozioni dovevano meritare le Naiadi, ninfe delle acque dolci e, fra quelle, le splendide Pagee, care alle più pure sorgenti. I loro poteri curativi sapevano allontanare le malattie e benedire le messi. Molti i contadini che, nei secoli, deposero ai margini delle polle sorgive latte, frutta e fiori per le recesse divinità.

Se avrete in sorte di addentrarvi tra i boschi che campeggiano sul Garda ponete attenzione: ancora piccoli altari, cippi e leggende ne eternano la memoria. Non di rado anche chiese e piccole cappelle sorgono nei dintorni: la sensibilità cristiana per l’innocenza battesimale ha fatto proprie le tradizioni elleniche che rivivono così tra nobili palazzi e sentieri remoti.

 

Base di ogni prodotto di bellezza

Quale che sia l’esigenza, ogni prodotto cosmetico ha, fondamentale e imprescindibile, un’importante base d’acqua. È del resto fonte di vita l’acqua, e costituisce per più della metà il nostro intero essere.

Per questo Secretum Gardae ha testato le migliori fonti che, direttamente dai ghiacciai alpini, riversano sul territorio gardesano le più pure ed equilibrate acque sorgive. Abbiamo scelto per i nostri sieri un’acqua oligominerale che proviene, attraverso le Prealpi lombarde, dal Gruppo dell’Adamello. È, alla sua cima, il più esteso ghiacciaio delle Alpi italiane, con altezze che superano i 3.400 metri di quota. Tale è la compiuta bellezza delle sue vette che perfino il Papa più amato di sempre, Giovanni Paolo II, lo considerava il suo luogo del cuore. E proprio da lì inizia il percorso lungo il quale l’acqua si depura e assorbe al contempo preziosi elementi.

Povera di sali minerali, con residuo fisso e presenza di sodio particolarmente bassi, l’acqua scelta per la vostra bellezza è sottoposta a ricorsivi studi climatici e rilevamenti per assicurarne, direttamente alla fonte, l’eccellenza su cui Secretum Garde ha costruito il proprio progetto cosmetico. Accertata ogni condizione ecologica ed ambientale, viene quindi inviata in Laboratorio dove la sua purezza è mantenuta costantemente osservata fino a quando non accoglie la nobilitazione formulistica SG.